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Dicondra (Dichondra Repens): il prato che non si taglia
Il prato di Dichondra Repens, comunemente chiamata Dicondra, è il prato a zero manutenzione, che non necessita di essere tagliato. La Dicondra forma un tappeto soffice di 3 cm, un prato compatto e poco esigente in termini irrigui e di trattamenti manutentivi.
La Dichondra Repens è uno dei semi per prato più diffusi, merito dei i suoi molteplici pregi ed i pochi “difetti”. E’ estremamente adattabile, non ha esigenze particolari per crescere e svilupparsi. La troviamo diffusa nei prati del centro-sud ma anche nei climi più umidi e freddi del nord. Sia nei prati assolati che in quelli misti, dove si alternano zone esposte al sole a porzioni di giardino in ombra. E’ la specie perfetta per chi ama i tappeti erbosi a foglia larga e a chi è particolarmente refrattario alle operazioni di taglio, cura e manutenzione.
Il prato di Dicondra: Caratteristiche
La caratteristica più evidente della Dicondra è la sua foglia piccola, carnosa e tonda, dal colore verde brillante o grigio se scegliamo l’elegante Dicondra Argentea.
Questa variante assume una colorazione che va dal verde chiaro al grigio e viene anche utilizzata nei vasi o tra le pietre a formare delle cascate argentee. Il prato di Dicondra è soffice, con una piacevole sensazione al calpestio data dalla morbidezza della foglia. Si sviluppa limitatamente in altezza, fino ai 3-5 cm, rendendo superflue le operazioni di manutenzione e l’utilizzo del rasaerba.
Possiamo evitare di tagliare il prato di Dichondra soprattutto se questo si trova in aree esposte al sole, se invece è in ombra sarà necessario effettuare qualche taglio sporadico, all’incirca una volta al mese.
La Dichondra è anche poco assetata di acqua: il fabbisogno idrico è contenuto, anche se un impianto di irrigazione automatico è comunque necessario. Per chi si appresta alla realizzazione di un impianto interrato di irrigazione per il prato consigliamo la lettura della nostra guida, ricca di consigli ed esempi pratici:
La Dicondra si sviluppa meglio in zone soleggiate ma non teme giardini misti e parzialmente ombreggiati. Se si trova in zone molto in ombra tenderà ad avere un aspetto meno omogeneo e più rado.
Possiamo realizzare un prato di Dicondra praticamente ovunque, evitando però climi caratterizzati da temperature troppo rigide dove sarà preferibile scegliere semi o miscugli di sementi specifici per resistenza al freddo, di solito a base di Poa Pratensis.
Viene utilizzata sia per tappeti erbosi omogenei che per chiudere e coprire piccole zone del giardino, come pavimentazioni a fuga ampia, interstizi.
Ha una resistenza al calpestio limitata, è quindi sconsigliabile impiegarla in prati ad utilizzo intensivo o sportivo.
Si insedia lentamente, sarà necessario dedicare delle cure allo sviluppo iniziale cercando di limitare le specie infestanti a rapida crescita e utilizzare dei concimi specifici che accellerano la germinazione e la chiusura del prato. Una volta insediata la Dichondra non avrà bisogno di cure particolari, grazie alla sua capacità di autorigenerazione che le premette di riparare velocemente le zone danneggiate del prato.
E’ una specie vigorosa che si diffonde in orizzontale strisciando grazie ai suoi stoloni.
Caratteristiche principali dei semi di Dicondra
Dicondra | Altri nomi: Dichondra, Dichondra Repens |
---|---|
Famiglia | Convolvulaceae |
Aspetto | Tappeto erboso a foglia larga verde intenso o grigio (Dichondra Argentea) |
Zona climatica | Predilige climi caldi e asciutti ma si può piantare in tutta la penisola |
Manutenzione | Bassa |
Esigenze nutritive | Basse |
Tolleranza alla siccità | Alta |
Tolleranza al caldo | Alta |
Resistenza all’usura | Bassa |
Tolleranza all’ombra | Media |
Tolleranza al freddo | Medio-bassa |
Resistenza ad ombra e freddo | Media |
Resistenza alle malattie funginee | Media |
Maggiore crescita | Mesi caldi |
Longevità | Buona |
Tempi di sviluppo | Tempi di insediamento lenti nei quali bisogna controllare le infestanti. Ottima capacità di recupero, si autorigenera velocemente grazie ai suoi stoloni |
Quando seminare la Dicondra | La stagione ideale è la tarda primavera e l’estate, con temperature del suolo tra i 24° e i 32° |
Semina in miscuglio | Si utilizza in forma pura |
Altezza di taglio | Raggiunge i 30-50 mm, non necessita di tagli nelle zone soleggiate, è necessario un taglio mensile in quelle ombreggiate |
I semi per il prato di Dichondra Repens
La Dicondra è commercializzata esclusivamente in forma pura, di solito la troviamo in confezioni dal peso contenuto (da 500gr – 1 kg)
- Dichondra Barenburg, in confezione da 500gr
La resa è molto alta, una confezione da 500gr è indicata per 50mq di prato.
maria santuri
il mio prato di dicondra è al sole il mattino in ombra il pomeriggio ! è cresciuta 4 cm ! la devo tagliare ?
se si quando ? grazie x la cortese risposta !!!
Mondoirrigazione.it
Ciao Maria, ti consiglio un taglio più alto in estate (40-45 mm) e più basso in inverno (20 mm). Tendenzialmente la manutenzione è (e deve essere) bassa.
Antonio Mosele
Molto interessante?
Mondoirrigazione.it
Grazie 🙂
salvetti giuseppe
gradirei sapere: avendo un giardino da 3.400 mt. quadri gia fatto posso arriegiando seminare la diconra??
grazie (il prato si trova in sardegna del nord)
Mondoirrigazione.it
Salve, in caso di giardino già insediato se si vuole arieggiare e quindi seminare la dicondra é meglio eseguire una nuova semina su terreno lavorato nudo. Non traseminare sopra altre essenze. Epoca di semina: aprile-maggio, quando le temperature sono più alte che a inizio primavera.
Roberto
Vorrei piantare della dicondra in una striscia di giardino di soli 15 mq con esposizione solare per meno di due ore al mattino
È possibile ??
Mondoirrigazione.it
Ciao Roberto, con solo due ore di esposizione ti consiglio di orientarti su semi specifici per prati in ombra
Leonardo Giancristofaro
Purtroppo sento parlare, sempre e solo, di trasemine e concimazioni, tagli e arieggature…..ma di formiche che trasportano i semi, nulla!!!! Possibile che abbia solo io questo problema o già sanno tutti che ci vogliono prodotti appositi, da mischiare assieme al terriccio e i semi? Non penso di essere l’unico ad avere questo tipo di problema… Grazie ?
Mondoirrigazione.it
La presenza di formiche in un terreno può rappresentare un ostacolo non indifferente in fase di insediamento di un nuovo tappeto. Ma per fortuna non è effettivamente un problema di tutti. Grazie alle nostre sementi Barenbrug, dotate di una speciale confettatura a base di biostimolanti, ormoni vegetali e macro-elementi avvolte in una sottile pellicola non particolarmente appetibile per formiche, non si hanno particolari problemi di asportazione. Se tuttavia l’infestazione è molto alta, si può ricorrere allora ad alcuni specifici prodotti che vengono in aiuto, reperibili nelle agrarie.
Sara Battipaglia
Vorrei piantarla ad ottobre va bene lo stesso?
Mondoirrigazione.it
Sì. Resta preferibile tuttavia la semina primaverile quando la temperatura media dopo la semina andrà gradualmente a salire.
Loredana Rossi
Ho seminato la dichondra repens in febbraio, fra le fughe di piastre in pietra, previa concimazione. Irrigazione costante. Ancora nulla. Probabilmente era troppo presto, pur con giornate particolarmente calde. Posso ancora sperare o è meglio che mi metta l’animo in pace?
Mondoirrigazione.it
Non proprio “troppo presto” ma decisamente fuori stagione! Le temperature ottimali per la semina della Dicondra oscillano infatti fra i 20 e i 25°C diurni ma altrettanto importante è anche la T min. notturna che non sia inferiore ai 10-15°C. Ovunque la specie venga seminata in Italia a febbraio è pertanto altamente improbabile che germini regolarmente. E’ possibile che una certa germinazione possa ancora verificarsi. Non resta però che aspettare e attendere ancora qualche grado di temperatura in più, preparandosi eventualmente a reintegrare con qualche grammo per metro in aggiunta al momento opportuno.
andrea masella
Cosa si intende per “resistenza al calpestio medio bassa???…se la si calpesta troppo appassisce e non cresce più?
Mondoirrigazione.it
Salve, altro non si tratta che di una definizione generale per contraddistinguere quelle specie a maggiore resistenza all’usura, da una parte (per esempio, il Cynodon fra le macroterme), da quelle tendenzialmente meno soggette a resistere a un intenso traffico e calpestio (festuche fini, dicondra, ecc.). Si ricorda a questo proposito che, qualsiasi sia il miscuglio in oggetto, una manutenzione adeguata (corretta altezza di taglio; piano di concimazione bilanciato; ecc.) può influenzare molto la risposta della pianta anche in questo senso.
Bruno
Salve, esiste qualche diserbante da utilizzare su prato a dichondra? Grazie
Mondoirrigazione.it
Secondo la normativa attuale vigente nessun erbicida è attualmente registrato per l’impiego sul tappeto erboso a eccezione del solo Avana, a base di Pendimethalin (un antigerminello), prodotto commerciale in deroga.
Silvy
Salve, noi abbiamo una casa in Veneto sempre soleggiata ma ci rimaniamo solo da novembre a febbraio. Avevamo pensato a questo tipo di giardino per la mancanza di manutenzione. Per quanto riguarda invece l‘irrigazione come funziona?
Mondoirrigazione.it
Salve! Come correttamente riportato, la Dichondra può essere indubbiamente una valida opzione per un tappeto erboso ornamentale dove le cure siano limitate. Si tratta di una pianta macroterma, specie tollerante al caldo (ideale per giardini soleggiati), ma in grado di vegetare bene anche in presenza di ombra. Forma un tappeto erboso decorativo molto soffice, non particolarmente adatto al calpestio, ma sicuramente a manutenzione molta ridotta rispetto alle più comuni microterme da tappeto erboso. Facilmente insediabile lungo tutta la Penisola, si adatta perfettamente al nostro clima. In fase di semina (raccomandata in primavera), la pianta segue le stesse regole dettate per tutte le graminacee: si richiedono più irrigazioni giornaliere (3-4 in funzione delle condizioni pedo-climatiche; della presenza di vento; ecc.) fino al completo insediamento della superficie. Una volta insediata, la frequenza irrigua deve essere ridotta e i volumi di acqua incrementati.
Francesco
Generalmente i semi per creare il classico prato inglese non vanno interrati, ma una volta preparato il letto di semina si passa il rullo e basta…vale lo stesso per il seme di dichondra, o è obbligatorio ineterrarla anche se in maniera superficiale?
Mondoirrigazione.it
Salve. No, non è obbligatorio interrare il seme in profondità. La semina della Dichondra segue sostanzialmente le stesse regole della semina di una qualunque specie di Graminacee microterme. Per una maggiore uniformità di distribuzione si raccomanda l’uso di apposito carrellino. Quindi fare seguire alla semina una leggera rullatura o, possibilmente, la posa di un leggero strato di sabbia silicea/terriccio per tappeto erboso. Si ricorda che la stagione consigliata per la semina della Dichondra è la primavera.
Stefano
Abbiamo seminato la dicondra nel giardino condominiale previa fresatura del terreno. Una volta cresciuta, tuttavia, essa è stata “fagocitata” a sua volta dal trifoglio “spontaneo” che,, un ciuffettino alla volta, ha poi conquistato l’intera superficie e, con i suoi lunghissimi filamenti, ha quasi asfissiato le bordure circostanti e i cespugli di lantana. La dicondra resiste,sotto; ma purtroppo è inutile. Che si può fare?
Mondoirrigazione.it
Irrigare meno. In genere è a questo che è dovuta la diffusione del trifoglio, che predilige un terreno piuttosto umido. Non vi è prodotto specifico che possa essere impiegato contro il trifoglio che questo abbia qualche effetto anche verso la Dicondra. Una buona manutenzione, una corretta concimazione e una rigenerazione laddove necessario, finalizzate a mantenere il tappeto sempre denso e compatto sono la prima regola per prevenire ogni tipo di infestazione.
Salvatore Denaro
Ho seminato a fine aprile, piccolo giardino in Sicilia, vicino al mare. Le piantine stanno andando avanti, hanno già le foglie rotonde tipiche, si stanno sviluppando un po di infestanti. Che tempi posso prevedere per una discreta copertura e calpestabilita’?
Mondoirrigazione.it
Seminato e germinato ad aprile, il prato si può definire ormai maturo. Si ricorda, però, che la Dicondra è in primis una specie da TE ornamentale tappezzante. Non particolarmente idonea al sopportare un grande calpestio (usura). Ridurre l’usura al minimo.
Veronica
Buonasera,
ho seminato la mia Dichondra in autunno, dopo due settane sono usciti i primi germogli e fino a marzo è rimasta bloccata o quasi la crescita. Da aprile ha avuto davvero un grande boom, ora tutto il pezzettino di prato è verde ma è davvero alta, in alcuni punti arriva anche quasi a 10cm! Cosa devo fare? Posso tagliare? O è meglio aspettare?grazie mille
Mondoirrigazione.it
Buonasera. In estate si consiglia di mantenere un taglio mediamente più alto che in inverno per la Dicondra: 4.5-5.5 cm. Niente vieta 1 cm in più. Ma attenzione, in caso di TE molto alto e successivo scalping, la pianta tende a recuperare con molta lentezza…